Ossido di etilene – Facciamo chiarezza
Da mesi girano notizie sul sequestro di alimenti contenenti ossido di etilene.
Questa notizia ha suscitato scalpore e dubbi anche riguardo i test rapidi per la rilevazione del Sars Cov-2, in particolare circa le “bacchette” (i tamponi sterili) utilizzate per raccogliere la secrezione nasofaringea od orofaringea.
In qualità di rivenditori di tali prodotti abbiamo deciso di fare chiarezza !
Le “bacchette”, utilizzate per raccogliere le secrezioni necessarie per effettuare i test rapidi, sono sterilizzate con ossido di etilene. Questo però non deve allarmare, anzi vi invitiamo a scoprire insieme come avviene il processo di sterilizzazione e cosa viene sterilizzato con questo processo :
Fase 1: Pre-condizionamento
utilizzato per pre-riscaldare e umidificare i prodotti in condizioni predefinite.
Fase 2: Sterilizzazione
eseguita utilizzando fasi di processo specificamente progettate per fornire il livello necessario di esposizione all’EO (ossido di etilene) al fine di garantire la sterilità di un prodotto.
Fase 3: Aerazione
utilizzata per accelerare la degassificazione alla quale sono stati sottoposti i prodotti e per eliminare le emissioni residue di EO al fine di garantire il rispetto dei limiti di residui specifici delineati nella norma ISO 10993-7
Quali prodotti vengono sterilizzati con questo procedimento ?
I materiali e i dispositivi medici e chirurgici che vengono utilizzati negli ospedali sono tutti trattati con questo procedimento, esso garantisce l’assenza di batteri e di fatto la sterilità del prodotto.
Ovviamente, alla fine del processo nella fase 3, avviene l’aerazione, che serve appunto ad eliminare le emissione residue dell’ossido di etilene al fine di garantire il rispetto dei limiti residui specifici individuati nella norma internazionale ISO 10993-7.
Sottoporsi ad un test Covid non è assolutamente dannoso per la nostra salute, nè tantomeno cancerogeno.